Purtroppo sempre più spesso accade di sentire numerosi episodi di cani avvelenati da bocconi, sia nelle campagne che nei parchi cittadini.
Non soffermandoci sulla crudeltà di questi atti, vogliamo cercare di dare alcune informazioni per dare maggiore conoscenza ai padroni su questo terribile argomento.
Prima di tutto anche se scontato (in realtà non così tanto) è necessario tenere SEMPRE sotto controllo il proprio cane, al guinzaglio e non, parliamo di pochi secondi per trasformare una giornata normale in tragedia. È bene anche valutare il posto in cui passeggiamo con il nostro amico a quattro zampe, in campagna o nei boschi ci sono bocconi avvelenati destinati ad altri animali ma a cui il nostro compagno è ugualmente a rischio.
Passiamo ora a capire che veleni vengono utilizzati:
La metaldeide, meglio conosciuta come lumachicida, è un composto chimico velenoso color verde/bluastro in granuli, utilizzato in agricoltura per evitare che i prodotti alimentari siano danneggiati dalle lumache.
Succede che possa essere ingerito involontariamente da parte di alcuni cani,esso provoca gravissime conseguenze gastroenteriche con crisi convulsive. Non esiste un antidoto ma solo terapie mediche collaterali, in questi casi è indicato il vomito entro poche ore dall'assunzione.
I dicumarilici, meglio conosciuti come veleno per topi,si trovano facilmente in commercio o si ricavano anche facilmente in casa con prodotti del supermercato, essendo in polvere vengono messi facilmente in qualsiasi tipo di esca. Hanno un effetto anticoagulante molto rapido che porta alla morte per emorragie, esiste però un antidoto che, se somministrato entro breve e per lungo periodo può bloccare il processo di anemizzazione e salvare la vita all'animale. Invece se l'ingestione è molto recente è possibile, con alcuni farmaci o rimedi, indurre il vomito evitando l'assorbimento gastrico.
Il glicole etilenico, conosciuto come antigelo delle auto è un liquido che possiede un sapore vagamente dolciastro, quindi piuttosto appetibile per gli animali viene mischiato all'esca di cibo.
Comporta conseguenze gravissime a distanza di 48 ore dall'assunzione; inizialmente l'animale appare normale ma progressivamente va incontro ad una insufficienza renale acuta fino al blocco renale irreversibile.
Purtroppo non esiste antidoto ma l'induzione al vomito immediata può essere vitale.
Cosa fare se si rinviene un boccone sospetto
Se si rinviene un boccone sospetto occorre procedere nel modo seguente:
Sintomi di avvelenamento
La gravità dei sintomi dipende da tre fattori principali: peso dell’animale, dose del veleno e tipo di veleno; anche la velocità di azione del veleno e i sintomi variano a seconda del tipo di veleno. I veleni neurotropi iniziano a fare effetto dopo mezz’ora ed entro le due ore e i sintomi allarmanti che possono presentarsi (tutti o alcuni) sono: salivazione eccessiva, respiro difficoltoso, tremori muscolari, vomito, diarrea, incapacità a mantenere l’equilibrio, irrigidimento degli arti, crisi convulsive. Con questi veleni, data la rapidità con cui agiscono, è difficile riuscire a salvare gli animali, e le probabilità di riuscirci dipendono solo dalla tempestività con cui si interviene. I veleni emorragici (come il veleno per i topi) iniziano a manifestare effetti dopo un paio di giorni, ma solitamente solo dopo quattro o cinque giorni i sintomi si mostrano con evidenza. I sintomi allarmanti che possono presentarsi (tutti o alcuni) sono: debolezza, perdita dell’appetito, respirazione difficoltosa, perdita di sangue dal naso o dalla bocca, tosse; non c’è mai vomito. http://www.lav.it/domande-e-risposte/bocconi-avvelenati.
Passiamo ora alla fase pratica:
Se vi accorgete che il cane ha ingerito un veleno cosa fare nell'immediato?
Purtroppo capita che non ci sia una clinica veterinaria nei pressi dove il cane è stato avvelenato, quindi prima di andare con urgenza a quella più vicina è consigliabile indurre il vomito al cane. COME SI FA?
Portate sempre con voi acqua ossigenata o sale grosso.
Per quanto riguarda la prima: somministrazione orale di acqua ossigenata nella dose di circa 1 ml per ogni kg di peso dell’animale. (va usata una siringa senza ago)
mentre il secondo, (sale) è sicuramente il più facile e comodo, basta tenere nella borsa o in macchina una manciata di sale grosso e nel caso di avvelenamento farlo ingoiare al cane che nel giro di un minuto vomiterà ciò che ha ingerito.
È ovviamente essenziale raggiungere successivamente la clinica veterinaria più vicina.
Cosa fare dopo l’emergenza? (tratto dal sito della LAV)
Se si è stati testimoni di un caso di avvelenamento di un animale (di vostra proprietà, randagio o selvatico e deceduto o ancora in vita) è molto importante esporre un denuncia, anche se contro ignoti. Il problema dei bocconi avvelenati infatti fatica ad emergere e ad essere considerato nella giusta misura dalle varie istituzioni sociali proprio perchè, pur essendo un fenomeno molto diffuso e che provoca un alto numero di vittime, i casi spesso non vengono segnalati. La denuncia e le informazioni fornite dai cittadini inoltre agevolano le autorità nella ricerca dei colpevoli e permettono di individuare le aree più a rischio. La denuncia deve contenere le prove dell’avvelenamento (allegando tutti i documenti veterinari) e può essere consegnata a qualsiasi organo di polizia. Il modello per la denuncia può essere scaricato direttamente dal sito del Ministero della Salute
Su questo argomento la normativa è chiara:
la fauna selvatica è protetta dallo Stato
è espressamente vietato diffondere veleni dalla legge sulla caccia (L.N. 157/92 art. 21, che prevede un’ammenda fino a € 1549,37) nonché dalle leggi sanitarie (art. 146 T.U. Leggi Sanitarie, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e un’ammenda da € 51,65 fino a € 516,46). Contro il maltrattamento e l'uccisione di animali è in vigore la legge 189 del 2004.
Per la denuncia puoi rivolgerti a qualsiasi organo di polizia giudiziaria (Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Polizia Provinciale), presentando di persona il tuo esposto o denuncia (anche contro ignoti) in forma scritta.
foto tratta da savonanews